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lensflare
Fratello Chimico
   

Haiti
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Inviata - 16/02/2006 : 16:29:11
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Copio ed incollo dal sito ufficiale GSX-R.IT un ringraziamento ed un plauso a JOKER di GSX-R.IT, dal quale ho preso pari pari l'articolo, anche se non glielo ho chiesto, immaginando che comunque, sia un piacere vedere che le cose, in rete, circolano alla grande.
La Suzuki non è stata sempre un costruttore di moto e macchine. Nel 1909, Michio Suzuki fondò la Suzuki Corporation, specializzata nella costruzioni di telai per la tessitura, nella piccola cittadina costiera di Hamamatsu, in Giappone. L’azienda crebbe sotto la guida di Suzuki producendo telai per l’enorme industria della seta giapponese. L’unico sogno di Suzuki era quello di costruire telai sempre migliori e facili da usare. Per i primi 30 anni di esistenza, la Suzuki si concentrò sulla produzione di questi macchinari estremamente complessi.
Nonostante il successo dei suoi telai, Suzuki si rese conto che doveva diversificare e cominciò a guardarsi intorno. Basandosi sulla richiesta del mercato, decise che produrre una piccola automobile avrebbe rappresentato la sua nuova avventura. Il progetto iniziò nel 1937, e dopo due anni Suzuki completò diversi prototipi di automobili compatte. Queste prime macchine prodotte dalla Suzuki erano spinte da un propulsore a Quattro cilindri e a Quattro tempi raffreddato a liquido, soluzione allora molto innovativa. Il motore aveva un carter e il cambio in alluminio, erogava 13 cavalli vapore avendo una cilindrata di 800cc.
Con l’arrivo del Secondo Conflitto mondiale, I piani di produzione delle nuove automobile di Suzuki subirono un arresto, avendo il governo dichiarato le automobile civili una “comodità non essenziale”. Alla fine della Guerra, Suzuki ricominciò a costruire telai, la quale produzione aumentò vertiginosamente in occasione del permesso del governo americano di esportare il cotone in Giappone. Le Fortune di Suzuki aumentarono grazie all’aumento di ordini da parte delle aziende locali produttrici di stoffe. Purtroppo, la fortuna durò poco in quanto il mercato del cotone entrò in crisi nel 1951.
Suzuki Motor Corporation – La nascita.
Dovendo far fronte a questa sfida colossale, I pensieri di Suzuki ritornarono alle automobile. Dopo la Guerra, i Giapponesi avevano bisogno di mezzi di trasporto a buon mercato e affidabili. Molte aziende cominciarono a offrire motori a gas “montabili” su le normali biciclette. Il primo mezzo a due ruote prodotto da Suzuki si presentò sul mercato nella forma di una bicicletta motorizzata che chiamù “Power Free”. Disegnata in modo da essere poco costosa e semplice sia da costruire che da mantenere, la Power Free del 1952 aveva un propulsore da 36cc due tempi. Innovazione per I tempi fu la trasmissione a doppio sistema, che permetteva sia di pedalare aiutato dal motore che staccare completamente i pedali e guidare con il solo motore. Il sistema fu talmente geniale che il nuovo governo democratico giapponese concesse a Suzuki un sussidio finanziario per continuare la ricerca nell’ingegneria motociclistica. Nacque quindi la Suzuki Motor Corporation.
Nel 1953, la Suzuki vinse la prima di tante gare quando la piccolissima “Diamond Free” da 60cc arrivò prima della sua classe nella gara in salita del Monte Fuji.
Nel 1953, Suzuki produceva 6000 motociclette al mese e cambiò ufficialmente la sua denominazione sociale in Suzuki Motor Co.,Ltd. A seguito dell’enorme successo delle sue prime motociclette, Suzuki creò un’automobile ancora più di successo: la “Suzulight” nel 1955. Già con la Suzulight Suzuki mostrò la sua forte inclinazione all’innovazione. La Suzulight si presentò sul mercato con trazione anteriore, sospensioni indipendenti e sterzo a pignone, soluzioni che diventarono di serie sulle automobili mezzo secolo più avanti.
L’arrivo negli Stati Uniti.
Suzuki continuo a perseguire la strada delle corse motociclistiche, sviluppando le conoscenze ingegneristiche imparando tutto quanto c’era da imparare. Nel 1963, la Suzuki arrivò in Europa vincendo la sua primo Campionato Mondiale classe 50cc. Un anno più tardi, oltre a rivincere il medesimo, vinse anche il TT all’Isola di Man classe 50cc.
Fu nello stesso 1963 che la Suzuki esparto le sue nuovissime motociclette in America. Il successo arrivò immediatamente offrendo ai centauri motociclette di nuovo valore e affidabilità. Le più famose furono le moto due tempi bicilindriche. Nel 1966 la X-6 diventò la prima Suzuki immatricolabile su strada, diventando la più veloce moto giapponese da 250cc. La versione 500cc, la Titan, la seguì a ruota rimanendo a listino fino agli anni 70.
Suzuki cominciò a gareggiare e a vincere nel fuoristrada. Nel Campionato Mondiale Motocross, dominato a lungo da Costruttori Europei, Suzuki vinse il titolo 500cc nel 1951 con Roger DeCoster. Diventando una leggenda delle corse, il Belga e le sue Suzuki Gialle vinsero il Campionato del mondo altre quattro volte: nel 1972, ’73, ’75 e ’76. La Suzuki estese il suo successo nel motocross con una fila incredibile di vincite nel Campionato Mondiale Motocross classe 125cc, vincendo la classe da un’ottavo di litro ininterrottamente dal 1975 al 1984. Brad Lackey divenne il primo camione del Mondo di Motocross classe 500cc a bordo della sua Suzuki nel 1982.
Tra il 1975 e il 1990 i piloti Darrell Schultz e Danny LaPorte (500cc), Kent Howerton e Tony DiStefano (250cc), Mark Barnett (125cc and 250cc Supercross) e Guy Cooper (125cc) vinsero i rispettivi campionati nazionali di Motocross con una Suzuki.
Ritornando alla strada, I motori due tempi Suzuki crebbero fino ad includere una serie di tre cilindri in linea, con a capo la GT 750, la moto da strada due tempi raffreddata a liquido più prodotta in massa mai offerta al pubblico. Per poco tempo, nel 1975, la Suzuki sperimentò il propulsore Wenkel, dando vita all’ormai rarissima RE5 che rimase sul mercato brevemente. Gli sforzi della Suzuki nell’allora classe regina della MotogGp, la 500cc incrementarono, portando l’inglese Barry Sheene a vincere due Compionati Mondiali a bordo dell’esotica RG500, moto leggendaria ce portò ad altri due titoli nel 1981 e 1982 grazie a Marco Lucchinelli e Franco Uncini.
Con l’avvento di standard di emissioni più restrittivi, i motori quattro tempi – quattro cilindri in linea divennero l’arma vincente della Suzuki a partire dal 1976. La nuove GS750 si presentò csul mercato con una corsa relativamente corta, doppio albero in testa, doppi freni a disco e una guidabilità senza precedenti. La GS 1000 che seguì fu considerate la miglior “mille” a quattro cilindri del momento. La serie GS ebbe successo anche in pista: Wes Cooley e Yoshimura vinsero il campionato AMA Superbike con la Suzuki. Arrivati i primi anni ’80, La Suzuki aveva preso possesso di una buona fetta di mercato in qualità di uno dei maggiori costruttori di moto cattive, affidabili e con alte prestazioni.
L’avventura Off-Shore e Fuoristrada
Nel 1977 la Suzukisi dedicò all’ acqua, fondando una nuova Società per vendere I suoi collaudati motori marini negli Stati Uniti. Negli anni ’80, aveva messo in vendita una serie completa di motori due tempi, dai 2 cavalli fino al possente 225 cavalli fuoribordo. Nel frattempo, presentò un numero impressionante di novità tecnologiche: iniezione dell’olio, testate a doppia candela, Microlink™, un sistema avanzato computerizzato per il controllo dell’anticipo. A dimostrazione della completa affidabilità nel prodotto, a Suzuki fu la prima ad offrire una garanzia di tre anni, la più lunga garanzia mai offerta per una serie completa di motori marini, sia allora che ai giorni nostri
Nel 1982 Suzuki prese il commando nel nuovo mercato degli ATV (all-terrain vehicles) introducendo il primo ATV a quattro ruote: il famoso QuadRunner LT125. Questo modello creò quella che è la frase pubblicitaria di oggi: "First on Four Wheels." Una serie completa di Quads Suzuki seguì l’ LT125, la competizione dovette quindi adeguarsi offrendo a loro volta i loro quad ATV.
Il Mondo delle Auto secondo Suzuki
Negli anni ’80, gli americani conoscevano la Suzuki per le motociclette. Ma la divisione autmobilistica della Suzuki continuò a crescere in Giappone, dove per 30 anni costruì un’ottima reputazione come costruttore di piccole automobili. Molto dell’impegno profuso dalla ditta nel mondo delle quattro ruote, si concentrò sulla trazione integrale producendo modelli con enormi capacità da fuoristrada. Nel 1970, la LJ10 fu la prima 4x4 prodotta in serie in Giappone. Solo 15 anni più tardi, la Suzuki presentò la linea di auto negli Stati Uniti. Nel 1985, la Suzuki America aprì la sua divisione automobilistica e fu il primo costruttore in America a offrire una Sport-Utility compatto. Anche se piccole, le Suzuki offrivano delle reali soluzioni di progettazione mirate all’ off-road, tra cui telai a scala, trazione integrale intercambiabile a trazione tradizionale. I rivoluzionari SUV della Suzuki furono acquistati da centinaia di migliaia di americani che desideravano un mezzo di trasporto pratico, sportivo e resistente. Nelle strade fangose e nei sentieri, tutt’oggi si incontrano queste Suzuki 4x4 in condizioni pietose e con chilometraggi proibitivi, ma che ancora si arrampicano su rocce e colline a fianco di 4x4 più moderni.
Insieme alle moto, la Suzuki entrò anche nelle competizioni automobilistiche. Rispettando la tradizione 4x4, partecipò a varie edizioni di una delle più famose competizioni off-road americane, la Pikes Peak International Hill Climb. Dal 1992, la Suzuki ha sia vinto che preso il secondo posto sette volte, grazie al suo pilota Nobuhiro "Monster" Tajima e grazie ad auto con propulsori turbocompressi da circa 800-1000 cavalli.
Ritornando in Giappone, la Suzuki Wagon R fu la macchina più venduta dal 1997 al 2000 con circa 250,000 unità all’anno. La Suzuki divenne il dodicesimo costruttore di automobili del mondo con vendite nell’ordine di circa 1.8 milioni di unità all’anno. In America nel 2000, divenne il costruttore giapponese che crebbe maggiormente, incrementando le vendite del 22% rispetto all’anno precedente.
La crescita della popolarità delle Suzuki in America portò a moltissime innovazioni, incluso il Grand Vitata, che fu presentato nel 1998, e il primo SUV alimentato da un motore V6. Nel 2001, un’altra nuova Suzuki entrò a far parte della parte alta delle classifiche di vendita: XL-7 – la prima SUV a sette posti a prezzi concorrenziali e la Suzuki più grande fino ad allora prodotta.
Ancora Successi nelle corse.
Mentre la Suzuki introduceva la SUV Mania, le sue Moto avevano già conquistato una reputazione vincente ai livelli più alti delle competizioni.
Nel 1986, la Suzuki mise in produzione la rivoluzionaria replica Superbike GSX-R750. Prima di allora, nessuna replica cosi sportiva era stata offerta a cosi tanti motociclisti. La prima GSX-R si distingueva per una carena completa, l’inusuale telaio a tubi di alluminio e soluzioni che la rendevano la moto più leggera della sua classe. Questa moto, seguita da una politica ben mirata della Suzuki che abbracciava le più ampie esigenze, divenne l’onnipresente moto da corsa. Molti piloti impararono a guidare su una GSX-R che spopolò nelle più svariate competizioni, inclusa Daytona.
Un giovane e spericolato Kevin Schwantz vinse la 200 miglia di Daytona nel 1988 and insieme a numerose alter competizioni Superbike su GSX-R preparate dalla Yoshimura R&D. Jamie James si aggiunse ai vincitori della Superbike con il titolo vinto nel 1989. Suzuki si presentò quindi nella competizione AMA, e dal 1996 ha vinto ogni titolo della classe 750cc SuperSport e quasi ogni gara.
Altre GSX-R seguirono l’originale 750; una 1100 e poi la 600. Nuove versioni si susseguirono anno dopo anno, e alcune si presentarono come rivoluzionarie. Nel 1996, la Suzuki presentò un 750 completamente nuovo con un motore raffreddato a liquido. Più leggera delle concorrenti di circa 10 kg, la nuova GSX-R si impose nelle competizioni Supersport. Con l’aiuto dell’ australiano Mat Mladin, questa GSX-R vinse tutte le competizioni AMA dal 1999 al 2000. Come se non bastasse, la più piccolina GSX-R vinse buona parte delle gare 600cc SuperSport AMA e un campionato nel 1998. Con il team Valvoline Suzuki, la grande 1100 vinse un considerevole numero di competizioni WERA Endurance.
Nel 2001, Mladin e Yoshimura debuttarono con una nuova leggerissima GSX-R750 a Daytona, e facilmente vinsero la gara. Quell’anno vide anche il debutto della spettacolare GSX-R1000, che sviluppava una potenza di riferimento su una moto ricolamente leggera. Come il 750 prima, la 1000 venne eletta moto dell’anno in tutto il mondo.
Mentre le GSX-Rs vinsero tutte le competizioni del caso, Kevin Schwantz, che iniziò proprio sulle GSX-R, vinse diverse 500cc Grand Prix, e vinse il Campionato del mondo su una RGV500 nel 1993. Kenny Roberts Jr. entrò a far parte del Team Suzuki nel 1999 e vinse diverse gare con la sua Suzuki V-four prima di vincere il suo primo Campionato del Mondo 500cc nel 2000.
Ancora una volta, la Suzuki era sul podio più alto delle competizioni motoclistiche.
Al di fuori dell’asfalto, la Suzuki fece la sua parte. Ad oggi, La Suzuki ha vinto più di 12 Campionati del Mondo di Motocross.
L'Innovazione sull'Acqua
Mentre le moto dominavano le piste, i motori fuoribordo Suzuki continuarono a vincere il cuore degli appassionati offrendo la selezione più completa e garanzie senza precedenti. Nel 1998, la Suzuki presentò il primo motore fuoribordo 4 tempi con iniezione elettronica da 60-70 cavalli. Questi motori furono i primi a unire la tecnologia pulita, silenziosa ed efficiente dei 4 tempi con la performance dell’iniezione elettronica sequenziale. I motori Suzuki vinsero il prestigioso premio innovativo IMTEC (International Marine Trades Exposition and Convention).
Nel 1999, Suzuki fece un ulteriore passo avanti introducendo il primo motore EFI quattro tempi nella classe dei 40-50 cavalli. Vinse di nuovo il premio IMTEC per l’innovazione non riscontrabile in nessun altro motore di quella classe, incluso il sistema a quattro valvole per cilindro con doppio albero in testa, iniezione elettronica digitale e sistema di aspirazione variabile.
La Tradizione Continua
Quello che prima era un piccolo gruppo di Ingegneri appassionati che producevano le I telai da tessitura più efficienti del mondo, è cresciuto diventando una realtà mondiale con circa 15,000 dipendenti che creano e distribuiscono prodotti in più di 190 nazioni. Nel mondo, la Suzuki vende circa 1.8 milioni di veicoli l’anno, sorpassando le vendite di produttori più blasonati come BMW, Mercedes e Saab. Le motociclette Suzuki rimangono la prima scelta di circa 2 milioni di motociclisti ogni anno e la vendita di motori fuoribordo Suzuki incrementa continuamente. <o:p></o:p>
Nel prossimo millennio, sia su due che su quattro che nel mare, la Suzuki mira a continuare la sua tradizione nello stupire tecnologicamente e attirare clienti che richiedono un design unico, valore, affidabilità e ingegneria superiore.
Il nuovo GSX-R 1000 ne è la prova.
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GSXR1100 EX MIG-1100 Prototipo in via di definizione "Alpha Centauri"
GSXR 1000 K6 E TL1000R |
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jackoilrain
Manico
 

749 Messaggi |
Inviato - 16/02/2006 : 17:59:43
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| lensflare è sempre un fenomeno e movimenta il forum a dovere! |
Jack
jackoilrain@yahoo.it |
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srad75
Swalleratore
   

Italy
2080 Messaggi |
Inviato - 16/02/2006 : 18:26:28
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| Si bellissima cronologia!! Mi sembra di aver visto qualcosa del genere sul sito di Suzuki Italia! |
  Andry Srad - Torino - Suzuki GSX-R 600 '98 La potenza e' nulla senza il controllo! Guzzi On The Road - Il covo delle Aquile di Mandello http://xoomer.virgilio.it/guzziontheroad/ |
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Beobeo
AMMINISTRATORE
    

Italy
5361 Messaggi |
Inviato - 16/02/2006 : 18:35:07
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quote: ...specializzata nella costruzioni di telai per la tessitura, nella piccola cittadina costiera di Hamamatsu, in Giappone. L’azienda crebbe sotto la guida di Suzuki producendo telai per l’enorme industria della seta giapponese. L’unico sogno di Suzuki era quello di costruire telai sempre migliori...
BBK, ecco cosa può farci del telaio del TL ...magari un maglioncino ci esce.
Mitico Lens...solo che perleggerlo tutto mi sono dovuto prendere un giorno di ferie |
       BMW R1100S BOXER CUP REPLIKA '04 --->Buona strada<--- |
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HAWK65
Manico
 

Italy
349 Messaggi |
Inviato - 16/02/2006 : 18:52:14
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| Bel tipo industrioso,il signor Michio. |
...biker il piacere di andare in giro in LIBERTA' e goderla tutta. |
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brugal
Manico
 

Italy
534 Messaggi |
Inviato - 16/02/2006 : 18:53:07
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ben fatto lens! molto interessante a me solo la scritta GSX-R mi fa venire i brividi. credetemi.
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Bronzino
NUTELLA
    

Zimbabwe
3316 Messaggi |
Inviato - 16/02/2006 : 18:56:48
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quote: Originalmente inviata da Beobeo [brBBK, ecco cosa può farci del telaio del TL ...magari un maglioncino ci esce.
oddio me sto a sentì male....   |
      
UN NOME,UNA CITTA',UNA STORIA... KISSES BY LITTORIA
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spike
MODERATORE
    

Italy
4389 Messaggi |
Inviato - 16/02/2006 : 19:19:31
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| sarebbe bello mettere il tutto in una sezione apposta..... |
biker mail : spike@motobikers.net - spike gallery FIRMA IN RIFACIMENTO Kazuko Maruyama -san - gsx-R 600 K1 - Vicenza |
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srad75
Swalleratore
   

Italy
2080 Messaggi |
Inviato - 16/02/2006 : 19:39:12
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quote: a me solo la scritta GSX-R mi fa venire i brividi. credetemi.
quando vedi 1 gixxer dagli specchietti... comincia a tremare!!! ahahah    |
  Andry Srad - Torino - Suzuki GSX-R 600 '98 La potenza e' nulla senza il controllo! Guzzi On The Road - Il covo delle Aquile di Mandello http://xoomer.virgilio.it/guzziontheroad/ |
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