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 batteria gsx 600 r k1
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Gianpy
MotoTurista



Italy
175 Messaggi

Inviata - 24/09/2005 :  19:04:46  Visualizza il profilo
ciao ragazzi ho un problema! la batteria questa mattina dopo un bel giretto, mi ha mollato!! Niente paura, 2^ e via ma devo cambiarla ho dato un'occhiata senza smontarla è proprio l'originale quindi non ricaricabile, mi date una dritta su amperaggio ecc. e con quale batteria sostiuirla senza passare da concessonari!??? Spero non sia di quelle al gel!!!


Gianpy

tl1ks
Manico



259 Messaggi

Inviato - 25/09/2005 :  10:49:38  Visualizza profilo
In teoria dovrebbero esseri riportati anche sulla tua batteria originale...

quella del mio TL, che anch'io dovrò cambiare perchè incomincia ad avrere i primi acciacchi, è un 12v 10ampere...
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Yeti
Abominevole TLR



Italy
2551 Messaggi

Inviato - 27/09/2005 :  17:06:18  Visualizza profilo  Visita la Homepage di Yeti  Invia a Yeti un messaggio ICQ  Visualizza il profilo MSN di Yeti
Leggi la sigla sulla batteria e vai da un ricambista e sei apposto.......


LAmpès

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cnx74
Kernel Panic



1784 Messaggi

Inviato - 04/01/2006 :  23:33:53  Visualizza profilo
Riesumo un attimo questa discussione.
Visto che è morta anche la mia batteria mi chiedevo se esistano diverse quelita'/prezzi per le batterie, come per altri componenti di una moto.

Una batteria è migliore di un altra per "componenti" (connettori, liquido, ecc) o per "potenza" (Ampere) ?

Ci sono marche migliori di altre?

Ci sono batterie da evitare ?

Grazie


TDM 850 '95
NiNjA ZX-7R '99
Verona
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XmaX
KaTeRpILLaR



Italy
1804 Messaggi

Inviato - 04/01/2006 :  23:44:24  Visualizza profilo  Visualizza il profilo MSN di XmaX
Ci sono differenze sostanziali tra marche e anche tra serie diverse della stessa marca.

Comunque la durata delle batterie è in ogni caso limitata e quindi occorre farsi qualche conticino, a mio parere la batteria andrebbe comunque sostituita ogni 3 massimo 4 anni per non rischiare di restare a piedi.

E' anche importante tener conto dello stato dell'impianto elettrico e del corretto funzionamento del statore/regolatore.

Una marca media quindi papabile sono le FIAMM.

Da evitare come la peste la serie moto della Bosch

La potenza (A) deve essere quella prescritta altrimenti se troppo bassa porterebbe ad un eccessivo utilizzo con stress e usura precoce di batteria e regolatore.
Troppo alta porta ugualmente le stesso conseguenze ma sopratutto può portare a bruciare il statore per eccessivo carico(sopratutto per moto datate), oltre potenzialmente a non riuscire a caricarla correttamente.

Stesso discorso per le macchine.

*** Le Xmoto ***


Filtro aria BMC Terminali Devil PCIII -4° anticipo mod.T.R.E. elim. PAIR SYSTEM rapporto 17/41
*** Trieste *** GSX-1400Rproject***___________________ http://www.gsx1400.it http://www.motobikers.net

Modificata da - XmaX il 04/01/2006 23:47:08
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cnx74
Kernel Panic



1784 Messaggi

Inviato - 05/01/2006 :  02:33:59  Visualizza profilo
Grazie xmax


TDM 850 '95
NiNjA ZX-7R '99
Verona
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Beobeo
AMMINISTRATORE



Italy
5361 Messaggi

Inviato - 05/01/2006 :  09:58:35  Visualizza profilo  Visualizza il profilo MSN di Beobeo
Se può interessare fornisco un pò di notizie sugli accumulatori:

Come è fatta un accumulatore?
L’accumulatore è composto da tre elementi: una coppia di piastre, anodo e catodo, e dal liquido in cui sono immerse, elettrolito. Le piastre sono costituite, solitamente da ossido di piombo (PbO) reso molto poroso per migliorare il funzionamento elettrochimico della batteria, immerse nell’elettrolito che è una soluzione di acqua distillata e acido solforico nel rapporto di circa 5 a 1.
La batteria viene caricata applicando una tensione tra le due piastre e causando la ‘riduzione’ ad un elettrodo e l'ossidazione all’altro.

Una cella si considera totalmente scarica quando la tensione è inferiore a 1.7V alla temperatura di 25 C°, e totalmente carica quando la tensione raggiunge i 2.3 V.

Spesso al posto/in aggiunta al piombo vengono utilizzati altri elementi come l'Antimonio (+economnico) e il Calcio (migliore ma più costoso) per ridurre l'autoscarica e la tendenza e a "solfatare".

I dati caratteristici di un accumulatore sono:
1) Tensione misurata in Volt (6 - 12 - 24V...);
2) Capacità misurata in ampere/ora;
3) Corrente di spunto misurata in ampere;
La corrente di spunto in una batteria è la massima corrente di picco fornibile per un tempo brevissimo, al massimo 5 o 10 secondi, ed in genere utilizzato per avviare i motori. Questa corrente è in genere 6 o 8 volte la corrente di targa della batteria e quindi una batteria da 45 Ah potrà generare una corrente istantanea di 270/360 A. Si ricordi che una scarica prolungata a questi livelli di corrente può deformare le piastre fino a mandarle in cortocircuito rendendo l'accumulatore inutilizzabile.

4) Tipo (Standard, sigillate, in gel senza manutenzione...)
Una batteria ermetica al gel costa notevolmente di più delle Per quanto riguarda il tipo la distinzione, che fa anche il prezzo è se ermetica al gel o comune. Le batterie in elettrolito semi solido (gel), sono le più adatte a barche, moto e veicoli la cui posizione non è sempre "verticale" perché possono funzionare con alti gradi di sbandamento, quando non addirittura rovesciate, sia perché sono meno sensibili ai maltrattamenti e alla scariche anche prolungate. Naturalmente tutto ciò si paga con un costo che può essere anche di tre volte superiore ad una analoga batteria comune.

La "prima volta":
Le batterie sono vendute precaricate e in uno stato chimicamente quasi inattivo. Ogni costruttore usa le sue tecniche per evitare i problemi legati ad un periodo di stoccaggio che può anche essere abbastanza lungo. Si eviti, comunque di acquistare una batteria costruita da più di tre/sei mesi. Anche se i costruttori indicano la batteria come ‘pronta all’uso’ è buona norma diffidare di questo cattivo consiglio, a meno che la batteria non sia stata costruita il giorno prima o quasi sarà di fondamentale importanza per la durata della batteria stessa un profondo ciclo di ricarica, a bassa corrente, che riporti la batteria al 100% della carica prima di un qualunque tentativo di uso che la scarichi. In caso diverso potrebbe generarsi un effetto memoria che ci lascerà per sempre una batteria con un limite di carica inferiore al massimo di targa.

Manutenzione
Le batterie richiedono solo un minimo di manutenzione per essere mantenute in perfetto stato per molto tempo. Le cose da fare sono:

a) Mantenere la batteria carica al 100% ricaricandola ogni 2/3 settimane se non utilizzata.
b) Controllare mensilmente il livello dell’elettrolito quando possibile (batterie non sigillate).
c) Controllare il livello di densità dell’elettrolito per accertarsi che tutto sia regolare.
d) Pulire il coperchio e il contenitore se sporchi.
e) Controllare i morsetti e ingrassarli se necessario.

Problemi e soluzioni:
La batteria sembra non volersi più caricare ---> Se si tratta di un inizio di solfatazione è possibile tentare di ricaricarla a corrente bassissima per 20-40 ore. La corrente dovrà essere di circa 1/50 di quella di targa della batteria. Il procedimento potrebbe riuscire a ristabilire la circolazione della corrente tra le piastre.

La batteria sembra dare meno tensione del dovuto anche dopo una lunga carica ---> Potrebbe essere utile rabbocare l’elettrolito con acido puro invece che con acqua distillata. Non esagerare con la quantità e controllare con il densimetro il risultato.

Batteria solfatata ---> Prima di buttarla si può provare a farla resuscitare ricaricandola al rovescio, polo + con polo - del caricabatteria, a corrente bassissima per un lungo periodo: 20 - 40 ore. Poi scaricarla, se carica, e, solo dopo, ricaricarla in maniera normale. Sembra che la solfatazione diminuisca con questa tecnica anche se la batteria sarà ormai parzialmente compromessa. Questa procedura deve essere fatta in zone ben ventilata e sotto sorveglianza.

Ricarica
Per fornire energia una batteria deve essere costantemente ricaricata attraverso una sorgente di corrente elettrica. La sorgente non dovrebbe mai fornire una corrente superiore al 10% della capacità in Ah della batteria stessa. Una batteria da 80Ah non dovrebbe essere ricaricata ad un rate superiore di 8/10 A per evitare danni. In campo automobilistico esistono dei carica batterie, detti rapidi, in grado di fornire correnti talvolta addirittura superiori a quella di targa della batteria. È il miglior modo per danneggiare irrimediabilmente una batteria, magari nuova, e comunque abbreviarne di molto la vita. Un processo di carica violento può infatti surriscaldare le piastre fino a distorcerle, danneggiare i collegamenti interni, indurre processi elettrochimici violenti, tutte cose deleterie per la batteria.

Auto scarica
Una batteria non in uso sì auto scarica a causa delle perdite, di vario tipo, che si generano. La velocità di questo processo è molto variabile e comunque legata al tipo di batteria e alla temperatura. Ad esempio le batterie Pb-Ca (piombo-calcio), a temperatura ambiente completamente disconnesse e con umidità ambiente normale, si scaricano di circa lo 0.1 / 0.3% il giorno, mentre una tradizionale batteria al piombo arriva a perdere l’1% di carica nello stesso periodo. Aumentando la temperatura l’effetto di scarica aumenta: ad esempio, passando da 24 C° a 35 C° la corrente di auto scarica raddoppia. A freddo il fenomeno diminuisce fino quasi ad annullarsi vicino alle temperature di congelamento dell’elettrolito.
In pratica una batteria deve essere ricaricata ogni 20/40 giorni, per evitare che la sua capacità residua scenda sotto il 60 / 70%, e che la permanenza in questa condizione provochi un inizio di solfatazione.


Cos'è la Solfatazione?
La causa più comune di morte di una batteria, insieme alla rottura meccanica è la solfatazione delle piastre. Quando la batteria viene scaricata si forma solfato di piombo sulle piastre in forma cristallina. Procedendo nel processo di scarica aumenta la quantità di solfato sulle piastre fino a diventare uno strato biancastro di ‘solfato bianco di piombo’. Procedendo ancora si arriva, oltre a scaricarla del tutto, ad interrompere completamente l’attività elettrochimica nella batteria stessa. In queste condizioni la batteria diviene inutilizzabile e non potrà più essere ricaricata se non ad un livello molto inferiore alla sua capacità nominale. È questo il motivo per cui una batteria al piombo non deve essere mai completamente scaricata pena la distruzione della batteria stessa. Occorre inoltre ricordare che anche scariche parziali, ma prolungate e ripetute nel tempo, danno origine allo stesso fenomeno anche se più lentamente e con esiti meno evidenti.

Un’altra causa di morte di una batteria è il livello troppo basso dell’elettrolito. In genere, quando questo avviene è per evaporazione dell’acqua in esso contenuta, e non dell’acido che evapora a temperature ben superiori. In queste condizioni le piastre rimangono scoperte nella parte superiore ossidandosi a causa dell’ossigeno dell’aria e quindi danneggiandosi. Inoltre la parte bassa delle piastre si trova a lavorare in un liquido fortemente più acido del dovuto con possibilità di danneggiamento delle piastre stesse. Questi due fenomeni determinano una caduta, sul fondo della batteria, di materiale conduttivo che può arrivare a cortocircuitare l’elemento stesso della batteria rendendolo inutilizzabile e con lui la batteria stessa.

E se fa freddo?
Teoricamente una batteria non soffre di problemi di troppo freddo poiché la temperatura di congelamento dell’acido contenuto è di circa –60 C°, una temperatura quasi polare. In pratica, purtroppo, questo vale solo per una batteria completamente carica, con densità dell’elettrolito maggiore di 1.260 Kg/l. Nel caso la batteria sia parzialmente o, peggio, totalmente scarica la temperatura di congelamento sale rapidamente fino a raggiungere solo – 3 C° con densità dell’elettrolito inferiore a 1.050.
In questo caso la batteria, congelata, si danneggia con probabile rottura della scatola se la temperatura scende fino a due o tre volte sotto la soglia del congelamento. Una curiosità, legata al congelamento, è che inizialmente sulle piastre dell’accumulatore si formano delle righe rossastre, sulla linea di livello dell'elettrolito, che indicano l’inizio del congelamento stesso. Sfortunatamente è quasi impossibile vedere questo fenomeno a causa del contenitore e quindi la cosa non è utile ai fini pratici.

lampssss


BMW R1100S BOXER CUP REPLIKA '04
--->Buona strada<---

Modificata da - Beobeo il 05/01/2006 10:01:59
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cnx74
Kernel Panic



1784 Messaggi

Inviato - 05/01/2006 :  18:28:13  Visualizza profilo
Beo, ottime info. Penso che dovresti parlarne con Franz e copiarlo nella biblioteca.

Ciao


TDM 850 '95
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